«Cavato dal spagnuolo e dal franzese». Fonti e drammaturgia del «Cerceriere di sé medesimo» di Lodovico Adimari e Alessandro Melani (Firenze 1681)

Nicola Usula
Pronto per la spedizione in 5 giorni lavorativi
nuovo € 25,00
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: Pacini Editore
Collana: I libri dell'associazione Sigismondo Malatesta. Studi di teatro e spettacolo
Codice EAN: 9788869952333
Anno edizione: 2019
Anno pubblicazione: 2019
Dati: 262 p., brossura

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

«Se mi si chiedesse di sintetizzare in due parole la trama del Carceriere di sé medesimo di Lodovico Adimari e Alessandro Melani (Teatro del Cocomero, Firenze, 1681), direi che non racconta altro che l'amore contrastato del principe e della principessa di due regni nemici, in cui si innesta l'espediente dello scambio di persona. Questo equivoco, o "dato di fatto falso", è innescato da un poveretto (di mezzi e di comprendonio) che indossa l'armatura abbandonata dal principe e perciò si ritrova incarcerato, nientemeno che sotto la custodia di quest'ultimo, il quale diventa così carceriere "di sé medesimo". Se a questo dramma per musica si togliessero il tempo dello sviluppo drammatico, l'abilità poetica e teatrale di Adimari, e gli affondi "affettuosi" della musica di Melani, non rimarrebbe che una storia smilza e neppure troppo avvincente, pane per i denti dei detrattori dell'opera del Seicento, che ancora continuano a pensare al melodramma postmonteverdiano come a una "cacciata dall'Eden". Eppure, nonostante la trama semplice e un finale più che scontato, questo dramma per musica racconta molte più storie e più mondi di quanto non paia a prima vista. Si tratta infatti di una delle numerosissime revisioni dell'Alcaide de sí mismo di Calderón de la Barca (1651), mediata dalla versione francese che ne diede Thomas Corneille sotto il titolo Le geôlier de soi-mesme (1655): nel 1681 a Firenze andò dunque in scena il risultato artistico dell'incontro di almeno tre diverse culture teatrali. Gli esiti letterari e teatrali delle varie combinazioni di questi mondi hanno attirato l'attenzione di ispanisti, francesisti e italianisti, nonché teatrologi e musicologi, tutti accomunati dallo stesso filone di ricerca, il cui vero significato mi pare risieda nell'immagine leibniziana della "piega", così come la raccontava Gilles Deleuze. Secondo la lettura del filosofo francese "il Barocco produce pieghe di continuo [...] curva e ricurva le pieghe, le porta all'infinito, piega su piega, piega nella piega". La complessità del mondo delle manipolazioni dei testi teatrali durante il Seicento sembra rispondere proprio a questa dinamica da origami, in cui ogni entità è in realtà la piega di qualcun'altra e a sua volta ne attiva un numero che può dirsi infinito. E così El alcaide di Calderón deriva dalla "piegatura" di elementi letterari e drammatici che lo precedono, e allo stesso tempo genera un altissimo numero di differenti esiti teatrali, a seconda della nazione e dell'autore che si cimenta nella sua revisione. E ciò fino al Carceriere di sé medesimo promosso nel 1681 al Teatro del Cocomero dagli Accademici Infuocati, il quale a sua volta, come vedremo, fu punto di partenza per ulteriori manipolazioni testuali...» (Nicola Usula)