Guida teorico-pratica alla propriocezione. 22 test di valutazione. 97 esercizi collettivi e di sviluppo. Con eserciziario video online

L’interesse verso i sistemi percettivi, sia per comprenderne i meccanismi sia per definirne l’utilità e le modalità di stimolo, ha avuto un decorso nel tempo sfociato in forme di specializzazione estremamente incisive sulla prestazione sportiva, sulle tecniche di riabilitazione e sulla correzione della postura. Partendo da una interpretazione della propriocezione come la capacità di ogni individuo di sentire e gestire le varie parti del corpo al fine di rendere i propri movimenti armonici, coordinati, economici e funzionali allo scopo che si prefigge di raggiungere, questo manuale offre un carnet di 22 test suddivisi in Test di Carattere Generale (TCG) e Test per Aree Tematiche (TAT) che consentono di spaziare su sei aree di indagine: 1. Equilibrio 2. Plank 3. Mobilità articolare 4. Forza 5. Stabilità 6. Valutazione dinamica Appare comunque evidente agli operatori del settore la difficoltà nel trovare una interpretazione univoca sul concetto di propriocezione e nel proporre modalità per intervenire su di essa e svilupparla. Carlo Varalda ha preso comunque atto che non è opportuna da parte degli staff tecnici un’eccessiva semplificazione/classificazione delle procedure di intervento ed offre una sintesi pratica e collaudatissima costituita da ben 97 esercizi anch’essi distribuiti per gli stessi obiettivi tematici che è possibile testare. Per ogni esercizio vengono evidenziati la destinazione utile al soggetto (Per chi e come), le modalità esecutive (Esecuzione e quantità) e possibilità di variazioni (Varianti). Ne consegue l’esposizione di un preciso punto di vista relativo alla propriocezione esclusivamente da un punto di vista pratico, una scelta senza dubbio rischiosa per le considerazioni critiche e non banali relative alle modalità di valutazione spesso affidate alla sensibilità che in ogni preparatore si sviluppa, ma che lo mette nella condizione di osservare e registrare elementi come a volte non si riesce a fare neppure con gli strumenti.