Lune elettriche (2022). Vol. 2

Pronto per la spedizione in 5 giorni lavorativi
nuovo € 10,00
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: Rubbettino
Collana: Le riviste
Codice EAN: 9788849874167
Anno edizione: 2022
Anno pubblicazione: 2022
Dati: 32 p.

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

«Lo strisciante, maleodorante e fervente sentimento anti-industriale che attanaglia una consistente parte del nostro Paese è conseguenza di un capovolgimento dello sguardo che tarda ad avverarsi, In un mondo sempre più visuale in cui ciò che non si mostra non esiste diventa complesso imparare a leggere la pluralità nella sua sacrosanta complessità e apparente disarmonia. Vi spingeremo a farlo tra le pagine di questo secondo numero che abbiamo voluto interamente dedicare al tema "immagine': Abbandonate fin dal principio ogni idea fuorviante di una immagine estetizzante della "bella impresa italiana" e cercate di focalizzare la sua variazione più immanente e pervasivi colta nell'etimologia mistica di "visione',' "rappresentazione'; "sogno'; "alterità" Se è vero che la verità non risiede solo in quello che si vede, allora l'impresa italiana e la sua conoscenza più profonda non potranno certo essere liquidate attraverso alcune sporadiche incursioni multi-mediali. Capovolgeremo insieme lo sguardo perché andremo a vedere l'incredibile, il non detto, il non bello, il non immediato. Alle fotografie di fabbriche abbiamo preferito le illusioni ottiche, le sparizioni e le conseguenti cancellazioni: l'industriale c'è anche là dove non si vede, il racconto continua ad esistere in assenza dí evidenze palesi. Abbiamo fiutato alcune sacche di tabù che inizieremo a scalfire perché, a prescindere dal prodotto, dal fatturato e dal blasone del marchio - come ci eravamo promessi fin dal primo numero - l'impresa italiana tutta merita scintille di attenzione. Che il nostro sia un monito: andare oltre il visibile! Riconoscendo che le immagini sono anche le idee nasciture, le visioni abortite, i mondi che ci siamo costruiti e che abbiamo deciso di demolire, i dubbi che hanno preso corpo, i futuri che stiamo indovinando, le città che abiteremo. Perché, soprattutto - in termini di leggibilità - ci sono orde dí persone che quel visibile non lo interpretano e non sono ancora pronte a decodificarlo. Chiediamoci inoltre: dopotutto, l'immagine è sempre visibile? E, ammesso che lo sia, dice tutto? Prendiamo ad esempio la copertina di questo numero. Cos'è? Cosa dice? E perché racchiude proprio quell'immagine? Ad un primo sguardo, sembra un disegno di un bambino e infatti lo è, fautrice è Sara, una bambina che abbiamo conosciuto a giugno a Carrara durante una presentazione di Lune Elettriche. In quell'occasione abbiamo chiesto ai bambini presenti in piazza di immaginarsi la copertina del prossimo numero, Ognuno aveva a disposizione dei pennarelli colorati e un foglio bianco. L'unica domanda a cui dovevano sforzarsi di rispondere era: "Se ti dico fabbrica, industria, impresa cosa ti viene in mente? Disegnalo!" Sara ha disegnato quella che agli occhi di tutti noi sembra più una casa che una fabbrica. E di fianco ci ha messo il suo papà, operaio, riconoscibile dal berrettino. Per lei, mentre la disegnava, quella era la sua rappresentazione migliore del concetto "fabbrica': Che per noi sia ambiguo è solo questione di interpretazione. Ci potremmo chiedere: "Il papà sta uscendo di casa? O sta entrando in fabbrica? Oppure, Sara ha idea di cosa sia una fabbrica? E se no, ha disegnato l'azione del padre che esce ogni mattina per andare al lavoro? E questa non è comunque l'immagine di impresa che avevamo chiesto?" In questa rete infinita di interrogativi che ci potremmo porre sta incastonata la potenza dell'immagine e cioè la sua interpretabilità, E perché proprio il disegno di Sara è finito in copertina e non gli altri? Perché il numero sull'immagine si meritava una copertina realizzata da una bambina che rappresenta la sua idea di impresa e lo fa contenta di andare fuori dalle righe. E noi, con lei.» (Dall'editoriale di Valentina Barbieri)