Vite brevi di uomini eminenti

John Aubrey
Pronto per la spedizione in 4 giorni lavorativi
usato € 12,00 € 6,60 per saperne di più

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Traduttore: J. R. Wilcock
Editore: Adelphi
Collana: Biblioteca Adelphi
Codice EAN: 9788845903304
Anno edizione: 1977
Anno pubblicazione: 1977
Dati: 287 p.,libro

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

La vita di ogni persona manifesta una singolarità irriducibile, una cifra, un sapore, un profilo unici, che la storia poi si incarica o di cancellare o di attenuare e riassorbire. John Aubrey, dilettante e ‘virtuoso’ (nel senso seicentesco di ricercatore di ogni «curiosità della Natura e dell’Arte»), amico di Locke e di Newton, di Thomas Browne e di Hobbes, di Robert Boyle e di John Evelyn, ebbe in grado supremo la qualità appunto di saper nominare il particolare, l’aneddoto individuante e un’innata sapienza nell’evocare il tono, il gesto, la fisiologia della vita. E questo non come risultato di ponderati artifici, ma quasi come risonanza di un incessante chiacchiericcio, capricciosamente trascritto. Come in Saint-Simon, come in Proust, l’occhio e l’orecchio di Aubrey erano sempre in agguato, captavano, filtravano e utilizzavano tutto. Così, in modo irriflessivo, tumultuoso e vorace, Aubrey passò la vita ad annotare, instancabile, particolari e tratti notevoli di ciò che incontrava o gli veniva raccontato o scopriva. Una parte di questi appunti, stesi in una sorta di scrittura stenografica, che dà al suo stile una stupefacente modernità, è dedicata alle vite di uomini, per qualche ragione illustri, del passato (e vi troveremo Shakespeare ed Erasmo, accanto a nobili inglesi caduti poi nell’oblio) o suoi contemporanei (e vi troveremo quasi tutti i protagonisti intellettuali di quel secolo di genio prorompente che fu il Seicento inglese, accanto a personaggi frivoli o irrecuperabilmente dimenticati) – ed essa forma quella raccolta di Vite brevi, qui presentate per la prima volta in italiano nella felicissima versione di J. Rodolfo Wilcock, che hanno fatto di Aubrey quasi l’eroe fondatore di ogni possibile arte della biografia. La rapidità, la violenta e spesso involontaria comicità, l’impudenza e il taglio colloquiale del racconto, la capacità di sconcertare con la pura accumulazione di elementi imprevisti (Shakespeare come garzone di macellaio che «ogni volta che uccideva un vitello lo faceva in stile grandioso e pronunciava un discorso», Hobbes che si preoccupa di impedire alle mosche di posarsi sulla sua calvizie – e centinaia di altri) fanno sì che queste pagine, presentate da Aubrey stesso come «relitti di un naufragio» – il perpetuo naufragio del Tempo –, esercitino un fascino invincibile sul lettore di oggi, che legge queste vite come altrettanti romanzi in miniatura e al tempo stesso ha l’impressione di ascoltare una conversazione incantevole e sfrontata o di frugare fra crudi documenti di archivio. Qui il biografo diventa quasi un pettegolo negromante ovvero, come scriveva Marcel Schwob a proposito di Aubrey, «una divinità inferiore», che «sa scegliere, fra i possibili umani, quello che è unico». E Aubrey doveva ben presagirlo, se scrisse che «il riscattare queste cose dimenticate dall’oblio in certo modo somiglia all’arte di un mago, il quale fa camminare e apparire coloro che per centinaia di anni hanno giaciuto nella loro tomba, sì da ricondurre per così dire dinanzi agli occhi i luoghi, i costumi e le mode dei tempi passati».