Un romanzo ricco di atmosfera che parla di passione, odio e gelosia, passando dalla crudeltà sanguinosa alla dolcezza estatica, con uno stile variegato e sorprendentemente moderno. Morte e amore, tragedia e idillio si avvicendano in un'opera maestosa e suggestiva, un capolavoro assoluto. Tradotto per la prima volta in italiano.
«Parlando di armi e cavalieri, di onore e dubbi, di morte e amore, Jensen ci regala un "capolavoro di compattezza", come scrive nella sua prefazione Bruno Berni. Ma anche, e forse soprattutto, un romanzo che, raccontando la storia della Scandinavia di tanti anni fa, di fatto non fa altro che parlarci della difficoltà che abbiamo tutti a vivere davvero, senza lasciarci trascinare dalle cose e dagli eventi, e nonostante i rischi che, vivendo, non possiamo che correre» - Michela Marzano, Robinson
«Sarebbe facile, e forse anche legittimo, bollare La caduta del re come romanzo reazionario e melodrammatico, eppure i suoi difetti, in virtù dei contrasti stridenti che vanno a formare coi suoi pregi, concorrono a dargli non soltanto originalità, ma anche un'inusiale potenza, resa ancor più viscerale dalla sua sintesi, merce rara nel campo del romanzo storico: in poco più di duecento pagine ci passa davanti una vita intera, si consuma il destino di una nazione, innumerevoli sono i caduti e il lettore, chiuso il volume, torna al presente costernato, col fiatone e ancora grondante sangue» - Vanni Santoni, la Lettura
Considerato il romanzo più importante della letteratura danese, "La caduta del re" ripercorre le vicende di Mikkel Thøgersen, personaggio cinquecentesco dalle molte vite e dalle molte facce: inizialmente studente svogliato e sognatore, corroso dal desiderio di vendetta, Mikkel diventa mercenario e soldato, pellegrino e stupratore, e infine compagno di prigionia del re Cristiano II. La sua storia, testimonianza di un'intera epoca, scorre parallela a quella del sovrano assurto a simbolo del declino della corona di Danimarca: Cristiano II, il re indeciso che, secondo la leggenda, trascorse un'intera notte a navigare avanti e indietro tra lo Jutland e la Fionia, incapace di affrontare la battaglia.