Il Mulino. Vol. 3: E adesso? L'Italia del post-emergenza

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Editore: Il Mulino
Codice EAN: 9788815288523
Anno edizione: 2020
Anno pubblicazione: 2020
Dati: 200 p.
Disponibile anche in eBook a € 9,99

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Descrizione

«In giro c’era solo qualche rider, i soliti proprietari di cani, ma l’occhio era attratto dalle finestre illuminate, istantanee di civiltà domestica, e l’orecchio dai suoni che riecheggiavano nel buio. Qualcuno infatti aveva preso l’abitudine di mettere musica ad alto volume col consenso dei vicini. Una sera un improvvisato concertino si è concluso con uno scroscio di applausi. In ogni caso prima delle 22 scattava un naturale coprifuoco».
«Era il silenzio la conseguenza più spaesante dell’attraversare i quartieri di Napoli. Un silenzio che rendeva spettrale la luce del sole di primavera. Dal centro antico alle periferie di edilizia economica e popolare la scomparsa del brusìo di fondo permanente, quel mescolìo di voci, suoni, motori, musica che caratterizzava il quotidiano della città prima del 9 marzo 2020».
«Quanto alla tv, da qualche parte c’era sempre un film di Totò, come succede d’estate; e a un certo punto, nella settimana prima di Pasqua, il clima ha cominciato a diventare veramente estivo, e col fatto che non si andava a lavorare l’illusione è diventata perfetta: Totò, Peppino e la malafemmina una domenica d’agosto, anche se era un martedì d’inizio aprile».
«Durante il lockdown ci sentivamo tutti i giorni, con una videochiamata alle due e mezzo di pomeriggio, e mi lasciava il quotidiano «ti voglio molto molto tanto bene», a cui aggiungeva un numero variabile di baci – altra parola amata: baci, bambina affettuosa – in italiano, in francese, con mano sulla bocca o con un suono naturale, smack smack. In ogni caso, baci».
«Ci siamo protetti. La paura è stata per molte settimane condivisa, ed è apparsa razionale, diremmo quasi costruttiva: un sentimento primordiale di autopreservazione che ci ha permesso di accettare limitazioni straordinarie alla nostra libertà, dandoci l’impressione, anche, di una comunità che rinasce paradossalmente all’interno dell’isolamento».