Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo

Aldo Cazzullo
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Editore: Mondadori
Collana: Strade blu
Codice EAN: 9788804751168
Anno edizione: 2022
Anno pubblicazione: 2022
Dati: 360 p., brossura
Disponibile anche in eBook a € 7,99

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Descrizione

«Cent'anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l'aveva messo al mondo». Comincia così il racconto di Aldo Cazzullo su Mussolini. Una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un'idea sbagliata: uno statista che fino al '38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l'alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda che prima del '38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza – non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici –, facendo centinaia di vittime. Fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di San Lorenzo a Roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di Torino. Aveva imposto una cappa di piombo: Tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. Aveva commesso crimini in Libia – 40 mila morti tra i civili –, in Etiopia – dall'iprite al massacro dei monaci cristiani –, in Spagna. Aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. Era stato crudele con tanti: a cominciare da Ida Dalser e dal loro figlio Benitino. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull'altro e di una razza sull'altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini. Anche se Cazzullo demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. E l'antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

RECENSIONI

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Francesco, 30 settembre 2022
Nulla di nuovo in questo lavoro di Cazzullo. Dopo averlo letto, mi è sembrato un "copia e incolla" di altri libri sull'argomento pubblicati negli ultimi due anni.Credo trattasi di un'operazione commerciale in vista delle passate elezioni, tesa a venfere qualche copia in più. Operazione sicuramente riuscita da questo punto di vista, sicuramente no, ovemai ci fossero state altre mire, tendenti ad influenzare il giudizio degli elettori.Deluso e anche molto da questo autore, del quale avevo apprezzato opere ben più significative