Gideon la nona

E’ un romanzo rivolto ad un pubblico di giovani, quindi forse qualcuno potrebbe pensare che non ci si possa rispecchiare nei personaggi mostrati, ma alla fine io mi sono trovata piuttosto a mio agio. La storia o meglio, il mondo in cui Gideon e Harrow vivono è un mondo un po’ mostrato confusamente, per niente svelato e spiegato ma ti gettano assieme a loro senza che tu venga a sapere i retroscena, cosa sia accaduto, perché a volte si fanno battute o metafore o paragoni con cose che fan parte della nostra realtà che a mio parere non particolarmente attinente alla loro di realtà. Avrei voluto sapere se il mondo dove era ambientata la storia, fosse un probabile futuro, sia un mondo immutato da sempre. E anche se ho dovuto rileggere un po’ di passaggi, perché perfino alcuni erano un po’ confusionari, ho amato ogni singolo capitolo. Ho adorato Gideon e il suo contrastato rapporto con Harrow, ma soprattutto ho amato la nostra combattente per il suo essere scanzonato, irriverente, insofferente alle regole e alle restrizioni con la sua parlata schietta e anche troppo, sboccata quanto basta e ho riso tantissimo. Mi sono sentita tanto vicina a lei per la confusione con cui affrontava ogni situazione e mi ha emozionata spesso e volentieri. Oltre al fatto che ha mostrato oltre i muscoli, anche un cuore così caloroso e così pronto ad accogliere chiunque la tratti con rispetto e gentilezza. E così piena di passione, che non ho potuto far altro che patteggiare con lei per tutto il tempo. Ma oltre lei, tutti gli altri componenti della storia non erano solo abbozzati almeno per quanto riguarda molti del gruppo dei Negromanti, possedevano ognuno di loro un lato caratteriale molto marcato, un modo di affrontare la vita e la situazione in cui si trovavano seguendo una loro personale coerenza. Credo che, se non siete particolarmente impressionabili perché di scene cruente ce ne sono a pioggia, o non vi scandalizzate per qualche parolaccia, questo libro non dovete perderlo.