Zwischen Zensur und Propaganda - Sozialistische Wertevermittlung in der DDR anhand eines Vergleichs der Filme "Spur der Steine" und "Ernst Thälmann – Führer der Klasse" (eBook)

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Pascal Stegemann
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783640955138
Anno pubblicazione: 2011
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2010 im Fachbereich Medien / Kommunikation - Journalismus, Publizistik, Note: 2,3, Universität Passau, Sprache: Deutsch, Abstract: I. Einführung 1. Die Rolle der DEFA in der DDR Mediale Erzeugnisse können das Werden und Vergehen politischer Systeme zwar nicht erklären, doch tragen sie dazu bei, ein tieferes Verständnis über Entwicklungsbilder und Vorstellungen des politischen Zeitgeists und gesellschaftlicher Denkmuster zu etablieren. Der Film in der kommunistisch beherrschten Deutschen Demokratischen Republik (DDR) war zweckmäßig darauf ausgerichtet, den Bürger im Sinne des sozialistischen Systems zu erziehen und ihn vom kapitalistischen Geist der Bundesrepublik Deutschland (BRD) zu entfremden. Die staatlich gelenkte DEFA übernahm seit 1946 in der DDR die monopolisierte Aufgabe der Filmproduktion. Sie wurde als aktives Instrument geschaffen, um die Bewusstseinsbildung im Sinne einer antifaschistisch-demokratischen Ordnung zu festigen und voranzutreiben. Hauptthema und Leitbild der sogenannten DEFA-Filme waren von Anfang an der Antifaschismus und der sozialistische Realismus. Bis zur Wende drehte die DEFA mehr als 700 Spielfilme, 750 Animationsfilme sowie mehr als 2200 Dokumentar- und Kurzfilme. 1.1. Die DEFA als Sozialisationsinstrument der SED „Die Filmgesellschaft DEFA hat wichtige Aufgaben zu lösen. Die größte von ihnen ist der Kampf für den demokratischen Aufbau Deutschlands, das Ringen um die Erziehung des deutschen Volkes, insbesondere der Jugend, im Sinne der echten Demokratie und Humanität, um damit Achtung zu wecken für andere Völker und Länder. Der Film als Massenkunst muss eine scharfe und mächtige Waffen werden gegen die Reaktion und für die in der Tiefe wachsende Demokratie, gegen den Krieg und den Militarismus und für Frieden und Freundschaft aller Völker der ganzen Welt.“ (Schittly: 2002, S. 27) Dieses Zitat von Oberst Sergej Tulpanow sagt bereits viel über die Sozialfunktion des Mediums Film im Allgemeinen und die Rolle der DEFA im Speziellen aus. Ästhetische Aspekte wurden bei der Filmproduktion weitestgehend ausgeblendet, ausschlaggebend war einzig und allein die Erziehung des Volkes nach sozialistischen Maßstäben.