Chancengleichheit ausgeschlossen - Eine Betrachtung anhand der Erklärungsansätze von Pierre Bourdieu (eBook)

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Stephanie Koch
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638590563
Anno pubblicazione: 2007
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2006 im Fachbereich Soziologie - Beziehungen und Familie, Note: 1,0, Ludwig-Maximilians-Universität München (Institut für Soziologie), Veranstaltung: Allgemeine Soziologie Hauptseminar: Intermediäre Theoriekonzeptionen, Sprache: Deutsch, Abstract: Regelmäßig prägt das Thema der ungleichen Bildungschancen in Deutschland die politische und mediale Diskussion. Nicht erst seit PISA liefern zahlreiche Studien zum Thema, Ergebnisse, aus denen folgende Kausalitätsbeziehungen abgeleitet werden: soziale Herkunft eines Kindes, insbesondere Einkommen und Bildung der Eltern beeinflussen in entscheidendem Maße den Bildungswerdegang und den Bildungserfolg von Schulkindern in Deutschland. Schlagwörter, wie z.B. “Armutskarriere” und “absteigendes Prekariat”, die zum einen die Chancenungleichheit von Kindern aus sozial schwächeren Schichten verdeutlichen sollen, zum anderen auf eine eklatante Ungleichheit in der Bevölkerung hinweisen, machen die Runde. Zusätzlich angeheizt wird die Debatte von Seiten der Bildungsökonomie, die behauptet, Wissen sei die wichtigste Ressource moderner Gesellschaften und entscheidend für wirtschaftliches Wachstum und die Innovationsfähigkeit einer Gesellschaft. Aus Sicht der Humankapitaltheorie ist Bildung ein Kapital, das die höchste Rendite abwirft, wenn es maximiert wird. Die Nicht-Ausschöpfung von Bildungsreserven ist eine Verschwendung von Humankapital und schadet der Wirtschaft und muss deshalb unbedingt vermieden werden. Es wird somit behauptet, die Bildungsproduktion sei auf den Arbeitsmarkt angepasst. Grundlegend für die Bildungsökonomie ist zudem die These, dass jeder Einzelne gewillt ist, in seine eigene Bildung zu investieren, um seine eigene Produktivität bzw. sein Einkommen zu steigern. Nach dieser Theorie gäbe es in einer Gesellschaft, in der das Bildungssystem sowie der Einzelne an die qualitatitven und quantitativen Bedürfnisse der Wirtschaft angepasst ist, eigentlich keinen Raum für Chancenungleichheit. Nach dieser Theorie gäbe es in einer Gesellschaft, in der das Bildungssystem sowie der Einzelne an die qualitatitven und quantitativen Bedürfnisse der Wirtschaft angepasst ist, eigentlich keinen Raum für Chancenungleichheit.