Bekehrter Christ oder Machtstratege? Die staatliche Anerkennung des Christentums im Römischen Reich durch Kaiser Konstantin (eBook)

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Daniel Michel
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638410410
Anno pubblicazione: 2005
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2005 im Fachbereich Weltgeschichte - Frühgeschichte, Antike, Note: 2,0, Ludwig-Maximilians-Universität München (Historisches Seminar), Veranstaltung: Diokletian und Konstantin, Sprache: Deutsch, Abstract: Im Jahre 312 fand vor den Toren Roms eine erste Entscheidungsschlacht zwischen zwei Teilkaisern statt. Konstantin griff mit seinem Herr den Usurpator Maxentius an, um ihn aus Rom zu vertreiben. Konstantin siegte, und leitete damit seinen Weg zur Alleinherrschaft im Reich ein, die er 324 mit dem Endsieg über Licinius erreichte. Das Interessante für Geschichtswissenschaftler und Kirchenhistoriker bleibt bis heute zunächst der Oktober des Jahres 312, dem Sieg Konstantins in der Schlacht an der milvischen Brücke über Maxentius - die “konstantinische Wende“? Hier setzt das Thema dieser Arbeit an. Sie geht zum einen dem Fragekomplex nach, ob, wann und inwieweit Kaiser Konstantin die Anerkennung und den Aufstieg des Christentums aus eigener religiöser Überzeugung ermöglichen wollte und konnte, zum anderen stellt sie parallel die Gegenfrage, ob der Kaiser hierbei ausschließlich mit machtpolitischem Kalkül vorging, um sich auf diese Weise schlussendlich auch den östlichen Teil des Imperiums zu sichern? Viele und bedeutende Historiker haben sich bereits mit dieser immer wieder neu aufkommenden Frage detailreich auseinandergesetzt. Um hier den Rahmen dieser Arbeit nicht zu sprengen, wurden nur einige wenige Autoren aufgenommen, die stellvertretend für die geteilten Forschungsansichten stehen. Hervorzuheben ist in erster Linie das von Ekkehard Mühlenberg herausgegebene Buch “Die konstantinsche Wende“, in dem vor allem für Detailfragen dieses Themas viele Sekundärliteraturhinweise vorzufinden sind. Zusammenfassend für die Autoren der Contra-Seite einer religiösen Motivation Konstantins (u.a. Henri Grégoire, Joseph Vogt, Jakob Burckhardt) steht der Aufsatz von Jochen Bleicken “Konstantin der Große und die Christen“. Für die Beurteilung der konstantinschen Gesetzgebung wurde insbesondere der Kirchenhistoriker Dassmann herangezogen, für ein eher ausgeglichenes Urteil des Themenkomplexes der Althistoriker Bringmann.