Vorbereitung einer Unterrichtsstunde zum Thema 'Die ökologische Katastrophe am Aralsee' (eBook)

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Lasse Herbers
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638320726
Anno pubblicazione: 2004
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Descrizione

Unterrichtsentwurf aus dem Jahr 2003 im Fachbereich Didaktik - Geowissenschaften, Note: gut, Europa-Universität Flensburg (ehem. Universität Flensburg) (Institut für Geographie, Landeskunde und Regionalforschung), Veranstaltung: Seminar zum Fachpraktikum, Sprache: Deutsch, Abstract: Sachanalyse: Vor den Augen der Weltöffentlichkeit spielt sich seit 1960 eine der größten anthropogen verursachten ökologischen Katastrophen ab. Bis 1960 war der Aralsee noch der viertgrößte Binnensee der Welt (nach Kapisee, Oberem See und Victoriasee). Der abflusslose See wird nur von den beiden Flüssen Syrdarja und Amudarja gespeist. Die Seefläche betrug 1960 noch etwa 68.000 qkm; heute sind es nur noch etwa 28.000 qkm. Damit ist der Aralsee bislang auf etwa 40% seiner ursprünglichen Fläche geschrumpft. Verursacht wurde die Katastrophe durch die massive Wasserentnahme an den beiden einzigen Zuflüssen, um den wasserintensiven Anbau von Baumwolle und Reis zu ermöglichen. Die Anbaufläche für Baumwolle, Reis, Obst, Wein und Tabak vergrößerte sich von rund drei Mio. Hektar auf acht Mio. Hektar. Schon während der Zarenzeit begannen die Russen den Baumwollanbau im Bereich des Sees und der beiden Flüsse auszuweiten, denn die naturräumlichen Bedingungen sind geradezu ideal für Baumwolle. In der Zeit der Sowjetunion wurde die agrarische Expansion fortgeführt und noch verstärkt. Neben dem Baumwollanbau wurde auch der Anbau von Reis gefördert, um die Sowjetunion unabhängig zu machen von Reislieferungen aus China. Das Maximum dieser Expansion wurde zwischen 1965 und 1987 erreicht. Zur Bewässerung der riesigen Flächen wurde eine gigantische Bewässerungsinfrastruktur errichtet mit großen Staudämmen in den Quellgebieten, dem Karakum-Kanal und vielen kleinen Bewässerungskanälen. Durch die Wasserentnahme floss immer weniger Wasser dem See zu; seit 1976 erreicht der Syrdarja den See gar nicht mehr, der Amudarja versickerte 1982 zum ersten Mal vor dem Aralsee. 1987 hat sich der Aralsee in zwei Gewässer gespalten; bis 1995 gab es einen künstlichen Kanal, der einen Wasseraustausch zwischen dem kleinen nördlichen See und dem größeren südlichen Teil ermöglichte. 1996 war zum ersten mal die Insel Barsakelmes, auf der in den 1970er-Jahren Bio-Waffen-Tests durchgeführt wurden, mit dem Ufer verbunden..