Présence et eschatologie dans la pensée de Martin Heidegger (eBook)

Présence et eschatologie dans la pensée de Martin Heidegger (eBook)

Ysabel de ANDIA
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: Fra
Editore: Presses Universitaires du Septentrion
Collana: Philosophie
Codice EAN: 9782757425886
Anno pubblicazione: 2022
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Descrizione

Cet ouvrage, issu d’un travail de recherche en Allemagne de 1966 à 1969 et de la participation au séminaire de Heidegger et de Fink sur Héraclite pendant le semestre d’hiver 1966-1967, est un thèse de doctorat de troisième cycle, dirigé par Monsieur le Professeur P. Ricoeur et soutenue à Nanterre en 1972.Le titre indique un thème et une question. Le thème de la présence se poursuit dans toute l’œuvre de Heidegger, de ses cours sur les Présocratiques (1re partie), jusqu’à ses derniers écrits qui se situent dans le "dépassement de la métahysique" où il ne s’agira plus de l’être comme présence (Sein als Anwesen) mais de la "proximité de la Chose" (3e partie).Ce qui est en question, c’est ce que Heidegger nomme le "destin" de l’être et sa "traduction" dans la métahysique occidentale: herméneutique et ontologie sont liées et la lecture, par Heideger, de la métaphysique est relative à sa conception de "l’histoire de l’être" et de son ultime destin (eschatologie). C’est en effet à propos de la traduction de la parole d’Anaximandre, parole du matin de l’histoire de la métaphysique, dans ces temps-ci qui sont les derniers, que Heidegger parle d’une "eschatologie de l’être". Cette expression, unique en son œuvre et choquante pour une pensée réaliste, met en lumière, en retour, le chemin qui conduit de la "question du sens de l’être" au début du Sein und Zeit, à l’"eschatologie de l’être" dans les Holzwege, et mènerait à se demander, en voyant le terme du chemin, ce qu’il en est de la question elle-même.C’est donc suivant le chemin même de Heidegger que se lève une interrogation sur son propre questionnement et la confrontation avec Aristote, dans le chapitre central, est décisive : Heidegger a pensé la "vérité de l’être" mais non l’être comme acte.