Joseph Fiévée (eBook)

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Jean Tulard
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Lingua: Fra
Editore: Fayard
Codice EAN: 9782213647975
Anno pubblicazione: 2014
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Descrizione

De la Chronique de Paris, la feuille inspirée par Mirabeau qu'il imprimait dès 1789, au National, auquel il donnait des articles sous la Monarchie de Juillet, Fiévée fut l'un des représentants les plus typiques de ce pouvoir apparu avec la Révolution, la presse Redoutable pouvoir: il lui nuisit autant qu'il le servit. Royaliste modéré, il est brièvement incarcéré sous la Terreur; deux ans plus tard, il doit quitter Paris pour échapper à une proscription du Directoire contre la droite. C'est à cette occasion qu'il écrit l'un des grands succès littéraires du temps, La Dot de Suzette, " tableau de moeurs " réhabilitant les valeurs de la société d'Ancien Régime face à l'arrivisme de la nouvelle bourgeoisie. Très vite rallié à Bonaparte (car il aime les pouvoirs forts), il n'en garde pas moins des liens avec la contre-révolution: il est de nouveau arrêté en 1800. Mais Napoléon, qui apprécie son indépendance d'esprit, l'appointe pour qu'il lui envoie régulièrement, en marge de tous les réseaux policiers, des notes sur l'état de l'opinion. Préfet de la Nièvre de 1813 à 1815, il devient sous Louis XVIII l'un des chefs de file intellectuels des Ultras. Emprisonné une troisième fois en 1818 pour avoir défendu la liberté de la presse, il glisse de plus en plus vers le libéralisme sous Charles X et se rallie à la Monarchie de Juillet. Avant de mourir (1839), il contribue à la naissance de la légende napoléonienne. Ami de Chateaubriand et de Mérimée, détesté par Stendhal, évoqué par Sainte-Beuve, écrivain classique au plus fort de la vague romantique, homosexuel affiché en plein ordre moral napoléonien, anticlérical impénitent quand le " parti-prêtre " était au pouvoir, ce non-conformiste avait des " principes et des moeurs très monarchiques " avec " le caractère assez républicain ". Il tenait à " l'indépendance " et à " l'influence qu'on acquiert par la persuasion ". Indépendance, influence: tout le personnage est là. Jean Tulard est le meilleur spécialiste de l'histoire de l'Empire. Il vient de publier une synthèse sur Les Révolutions, dans L'Histoire de France dirigée par Jean Favier.