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Le Laboratoire central (eBook)
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Le Laboratoire central (eBook)
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Belaval Yvon, Jacob Max
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Belaval Yvon, Jacob Max
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Prezzo:
€ 9,99
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
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Sì Scopri di più |
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Lingua:
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Fra |
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Editore:
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Editions Gallimard |
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Codice EAN:
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9782072711534 |
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Anno pubblicazione:
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2017 |
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Note legali
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Descrizione
"Au temps du Laboratoire central, un demi-siècle après Rimbaud, la poésie conquérait encore ses droits à une forme de pensée indépendante de la prose. Ces droits ne sont plus contestés. Au lieu d'utiliser des signes qui s'effacent devant les choses dont ils sont les signes, le poète, nous le savons, réinvente le langage naturel où les mots ressemblent aux choses parce qu'ils en conservent (dit-on) l'empreinte sur notre sensibilité. Ils prennent corps. Ce sont eux maintenant qui effacent les choses. Que reste-t-il ? Des expressions. Or, dans un monde où tout exprime, il faut bien que tout s'entr'exprime et que l'obscur, l'inexplicable même, soit accepté, intentionnel, irréductible au choc brut contre une matière étrangère. Rien, dans ce monde, n'arrive par pur accident, ce serait insensé puisque le propre du hasard est d'isoler, d'aliéner et d'intervenir du dehors pour rompre la libre nécessité d'une formation autonome. Ce n'est point par hasard que des mots se ressemblent. Ce n'est point par hasard que l'acrostiche de Iessous Christos Theou Yios Sôter compose le mot poisson (Ichtys) : l'eau sera donc Esprit. Mais, aussi bien, puisque pneuma signifie souffle, le Saint-Esprit sera colombe. Ainsi la parole du poète demeure-t-elle préhensive, compréhensive, toujours sentie, toujours sensible, toujours moins conçue que vécue, bref : symbolique. Son essence est la mimésis. Elle parle par ressemblance : la répétition du rythme, l'écho de la rime, les rappels de l'assonance, les doublets du calembour, les reflets du pastiche, etc. Son jeu verbal est masque, enchantement, défense, agressivité, séduction, pudeur, triomphe. On retiendra surtout l'effet de ce langage naturel. Comme il a pour principe la ressemblance et non la contiguïté, il rompt avec les habitudes de la parlerie quotidienne et il nous prend à l'imprévu de l'invention. L'invention se fait devant nous, en nous, un dieu nous gagne : enthousiasme. Le poète, qui souhaite une poésie accessible à tous, nous offre de participer à ses propres surprises." Yvon Belaval.
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