La controversa riforma «De' Stefani» del 1923. Una diatriba secolare tra profili restaurativi e innovativi di una riforma

Pronto per la spedizione in 1 giorno lavorativo
nuovo € 35,00
Spedizione gratuita in Italia
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: Aracne (Genzano di Roma)
Codice EAN: 9791221807189
Anno edizione: 2023
Anno pubblicazione: 2023
Dati: 520 p., brossura

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

Nel 2023 si conferma la longevità secolare di una riforma rilevante per la Pubblica amministrazione italiana per ampiezza dei temi disciplinati che toccano il funzionamento complessivo della macchina statale, dal bilancio, ai controlli, all'attività contrattuale, alle responsabilità degli agenti amministrativi e contabili, alle procedure di spesa e tanti altri aspetti della gestione amministrativa e contabile. La riforma del 1923, passata alla storia con il nome del ministro delle finanze Alberto De Stefani, un giovane professore veneto educato alla scuola liberista di Ca' Foscari, ha come protagonisti, dietro le "quinte", alcuni burocrati dell'unificato ministero delle finanze e del tesoro, come il Ragioniere generale dello Stato, il pugliese Vitantonio De Bellis già in carica dal 1919. È un dato acclarato che con le disposizioni del 1923 la Ragioneria generale dello Stato consegue l'assetto organizzativo e funzionale moderno, inseguito senza successo sin dai primi anni della sua istituzione avvenuta nel lontano 1869. La riforma De' Stefani, relativamente alle tematiche riguardanti i compiti e le attribuzioni assegnate alla Ragioneria generale dello Stato e al suo vertice, è annoverata, dalla storiografia maggioritaria, come una normativa che ha consentito a questo organismo di concentrare "poteri di controllo estremamente penetranti" e determinare il sopravvento delle ragionerie sulle altre amministrazioni tant'è che si è parlato a tal proposito di "partito dei ragionieri", di "burocrazia della cifra", di "trionfo della tecnocrazia finanziaria" per intendere questa spinta centralizzatrice che non mancò di generare reazioni e critiche persino negli ambienti della maggioranza fascista. Nel libro si delineano alternative chiavi di letture della riforma, attraverso una disamina che mira a recuperare il significato di talune pretermissioni, rispetto alla tradizionale e consolidata ricostruzione degli assertori del prevalente - ma delimitato - significato della riforma intesa unicamente come restaurazione burocratica e finanziaria che ha, in definitiva, comportato di offuscare gli aspetti innovativi recati dalle disposizioni e che la longevità della riforma, a distanza di un secolo, ha evidenziato i pregi e i meriti di una visione lungimirante degli ideatori.