Dalla Corea del Nord alla Norvegia,
viaggiando per Cina, Mongolia, Kazakistan,
Azerbaigian, Georgia, Ucraina, Bielorussia,
Lituania, Polonia, Lettonia, Estonia, Finlandia,
e ancora attraverso il Passaggio a nord-est,
Erika Fatland racconta delle terre e dei mari
che per 60.932 chilometri si estendono lungo
il confine con la Russia.
«Pura delizia» - Aftonbladet
«Erika Fatland è la versione norvegese di Marco
Polo» - Dagbladet
«Un libro fantastico, un mix riuscitissimo tra
diario di viaggio, storia e antropologia sociale» - Nordjyske
Cosa significa essere il vicino della più grande
nazione del mondo? Da sempre attratta
dalla cultura e dall’anima russe, Erika Fatland
ha dedicato anni a cercare di capire quella terra
smisuratamente vasta. Dopo aver sognato
di camminare su una grande carta geografica,
muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide
di tentare un nuovo approccio: è possibile capire
un paese e un popolo osservandoli dall’esterno?
Comincia così la pianificazione di un itinerario
favoloso che, dalla Corea del Nord alla Norvegia,
abbraccia l’intera superficie di uno dei giganti
della politica mondiale.
Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest
a bordo dei mezzi più disparati – aerei a turboelica,
treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne
e kayak –, l’autrice percorre l’interminabile linea di
confine tra la Russia e i paesi vicini. Dall’Oriente
all’Asia centrale, e poi attraverso il mar Caspio
fino al Caucaso. E ancora, al di là del mar Nero,
l’Ucraina divisa dalla guerra, e poi l’Est dell’Europa
e i Paesi baltici, fino a Grense Jakobselv,
nell’estremo Nord. Da qui, l’esplorazione riprende
lungo il gelido Passaggio a nord-est: dalla C?ukotka,
dove l’Asia finisce, fino a Murmansk.
Per 259 giorni, Erika Fatland ha raccolto
testimonianze e immagini, componendo un ritratto
affascinante e vivido di paesaggi, culture, società e
stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all’unico
elemento che li accomuna: l’essere confinanti della
Russia. E le storie, ora pittoresche, ora tragiche,
spesso incredibili, che le persone incontrate durante
il cammino tra due continenti raccontano, trovano
tutte una spiegazione in questa fondamentale
condizione geopolitica, fornendo milioni
di risposte. Una per ogni individuo che vive lungo
la frontiera più lunga del mondo.