Umanità in rivolta. La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità

Soumahoro Aboubakar
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Editore: Feltrinelli
Collana: Serie bianca
Codice EAN: 9788807173554
Anno edizione: 2019
Anno pubblicazione: 2019
Dati: 125 p., brossura

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Descrizione

La sua voce e il suo impegno riempiono un vuoto nel dibattito politico italiano: non sono in gioco solo i diritti dei lavoratori immigrati, ma i diritti di tutti i lavoratori, messi in ginocchio dalla precarietà. Questo è il suo primo libro.

"Molti migranti non solo fanno i lavori che gli italiani non fanno più, ma lottano anche per i diritti che gli italiani non vogliono più difendere. Ecco perché la loro dignità è la nostra dignità".

"Sapete cosa un buon pugile non deve mai fare? Non bisogna mai farsi stringere in un angolo. Se sei costretto all'angolo, finisci per prendere così tanti colpi che bastano pochi secondi per perdere un incontro. Non sono mai stato un pugile e non ho mai desiderato di esserlo. Però ho capito di essere su un ring. Non da solo. Insieme a me, prima di me, in tanti, al nostro arrivo in Italia, siamo stati messi in un angolo. Costretti a subire ingiustizie e discriminazioni, molte volte da chi, da figlio o nipote di emigranti, non andava solo contro di noi, ma contro il proprio passato e la propria memoria". Aboubakar Soumahoro da molti anni difende i diritti dei lavoratori. Arrivato in Italia dalla Costa d'Avorio, ha conosciuto da vicino le insidie di un tessuto civile che sembra sempre più logoro e incapace di garantire i diritti minimi che dovrebbero essere riconosciuti a ogni essere umano. Il suo è un avvertimento: siamo davvero sicuri che l'angolo del ring sia riservato ai migranti? Forse dietro "i mestieri che gli italiani non vogliono più fare" si nasconde il degrado delle condizioni generali di lavoro, che chi arriva in Italia sprovvisto di tutele e di diritti è costretto ad accettare per sopravvivere. È così che si spiega il gran ritorno della retorica del "prima gli italiani" e della "razza": uno stratagemma per abbassare il costo del lavoro e per ridurre drasticamente la distanza legittima tra lavoro e sfruttamento. La domanda che dobbiamo porci è radicale: può esistere un capitalismo non razzista? Questo manifesto riempie un vuoto del dibattito politico italiano. Aboubakar Soumahoro sa cosa significa essere privati di un diritto e per questo sa anche cosa significa lottare per conquistarlo.