Le Fenicie. Testo greco a fronte

Euripide
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Editore: Rizzoli
Collana: BUR Classici greci e latini
Materia: Greco. Classici
Codice EAN: 9788817009607
Anno edizione: 2006
Anno pubblicazione: 2006
Dati: 361 p., brossura

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Descrizione

Tragedia di grande efficacia teatrale e tra le poche che riscossero un immediato successo, questa è una delle ultime e più amare opere di Euripide. Eteocle e Polinice, figli di Edipo e suoi eredi, decidono di spartirsi il potere su Tebe e di regnare un anno a testa. Terminato il proprio anno, Eteocle si rifiuta però di consegnare il trono al fratello che, forte dell'appoggio del suocero Adrasto, re di Argo, pone l'assedio alla città. Tebe sarà salva, ma esito ineluttabile dell'odio tra Eteocle e Polinice sarà il fratricidio, che segna l'ingloriosa fine della dinastia maledetta dei Labdacidi, mentre Edipo, vecchio e cieco, andrà in esilio accompagnato dalla figlia Antigone.

RECENSIONI

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giuseppe, 22 gennaio 2023
Tragedia molto particolare, forse la più particolare nonchè insolita. La traduzione Bur è molto scorrevole, che rende piacevole la lettura. La tragedia riprende molte tematiche, come: la guerra, la difesa della democrazia, l’oligarchia, la tematica del buon governo, la scelta di ciò che è facile e di ciò che è giusto, non da ultimo la tragedia approfondisce il concetto di comunità intesa sia in senso politico, collettivo e familiare… i concetti sulla comunità sono destinati ad incrociarsi a sovrapporsi e anche a non sovrapporrsi, l’opera offre al lettore un quadro chiaro di determinate vicende storiche. Profondamente amara come opera, d’altra padre come le ultime opere di Euripide, basti pensare nell’opera in questione alle preghiere agli dei dei fratelli Eteocle e Polinice. Un tratto che caratterizza l’opera è anche l’egoismo che lega determinati personaggi assai irremovibili sulle loro posizioni. Non da ultimo, tratto assai peculiare dell’opera è il numero dei personaggi, oltre 11. Opera destinata certamente a non principianti, ma ad accaniti e raffinati lettori, ciò è anche confermato dai numerosi richiami ad Omero, Eschilo ed altre opere che purtroppo la tradizione classica non ha tramandato. La tematica del potere viene approfondita nel senso del “male cosmico” successivamente da Seneca, nell’omonima opera, lettura da affiancare alla presente opera.