Le cure domestiche

Il romanzo narra di due sorelle, rimaste orfane da bambine per il suicidio della madre, e del loro accudimento da parte delle donne di famiglia: prima la nonna poi due prozie -che vengono da lontano e che desiderano tornare il prima possibile  alla loro vita tranquilla- e infine da una sorella della mamma. Piuttosto strampalata e originale, la zia vive in un mondo tutto suo e dà spesso alle bimbe l'impressione di dover andar via... L'ambientazione in questo piccolo paese della provincia americana è tutta centrata sulla presenza di un grande lago e sulle sue trasformazioni nel volgere delle stagioni. Il lago è al centro della vita non solo delle ragazze ma di tutta la comunità  fin dalle prime pagine del libro, quando una notte, un incidente ferroviario sul lungo ponte che attraversa il lago inghiotte il treno con tutti i suoi passeggeri, tra cui il nonno delle due protagoniste. Scrive la Robinson: "La locomotiva si capovolse puntando verso il lago. Il resto del convoglio seguì scivolando nell'acqua come una donnola che cade da una roccia... Fino all'alba i subacquei si calarono dal ponte... Quando si levò il sole le nubi assorbirono la luce come una macchia. diventò tutto ancora più freddo. Il sole si levò più alto e il cielo divenne abbagliante come latta. La superficie del lago era assolutamente immobile. L'acqua stava ormai diventando sporca e opaca come cera rappresa. Entro sera il lago in quel punto aveva sigillato la sua superficie." L'altro elemento-chiave della narrazione è la casa che il nonno costruì con le sue mani: la casa vede (e subisce) il cambiamento della famiglia, e di queste ragazze in particolare, rispecchiandone anche il degrado. Il.libro si conclude con un finale un po' aperto... Tutto intorno aleggia una sensazione di incertezza e instabilità, una presenza onirica, come se le vicende delle due sorelle fossero sempre sospese tra il sogno e la realtà, tra la vita e la morte.